Fiori d’equinozio

regia di OZU Yasujiro
Giappone, 1958, 118
commedia, drammatico
Cast: Shin Saburi, Kinuyo Tanaka, Ineko Arima, Yoshiko Kuga, Keiji Sada
A parole il severo signor Hirayama è d'accordo con i giovani del dopoguerra, che non accettano più i matrimoni combinati. Quando però sua figlia sceglie da sola con chi sposarsi, Hirayama, offeso, pone il veto. Però si crea un'alleanza femminile - fra la figlia, la sua amica Yukiko e la moglie apparentemente sottomessa di Hirayama - per favorire il fidanzamento e per superare questa rottura in famiglia, manovrando abilmente il padre conservatore in modo che si riappacifichi con i due giovani sposi. Fiori d’equinozio è uno degli imperdibili tasselli della ritualità di Ozu. Una ritualità estetica e narrativa che ha osservato con sguardo rigoroso la famiglia e la società giapponese dopo il dramma della Seconda guerra mondiale, entrando in punta di piedi nelle case e negli uffici. È anche il primo film a colori di Ozu, che usa una tavolozza elegantemente costellata di vivaci macchie di colore rosso.