La samaritana

Yeo-jin e Jae-young sono due amiche che vogliono andare in Europa. Per potersi pagare il viaggio Jae-young decide di prostituirsi mentre Yeo-jin gestisce gli appuntamenti. Un giorno qualcosa va storto e Jae-young, per non farsi arrestare, si getta dalla finestra. Yeo-jin, distrutta dal rimorso per aver causato indirettamente la morte dell'amica, sceglierà una maniera inconsueta per espiare la colpa: frequentare tutti i clienti di Jae-young senza farsi pagare e restituendo loro i soldi. La situazione precipita quando il padre di Yeo-jin, un poliziotto in pensione, scopre la doppia vita della figlia. L'innocenza, la colpa, il perdono: La samaritana è una parabola esistenziale dolente in cui i silenzi si alternano ad una fisicità irruenta, filmata con immediatezza ed essenzialità. Manipolando il romanzo di formazione sulle proprie frequenze, Kim non urla il dolore ma lo insinua sottovoce e quindi lo rende più sconvolgente toccando macchie di sangue e abissale disperazione.