In mezzo alla natura incontaminata, tra le montagne coreane, in un tempio che emerge da un lago, un maestro buddhista educa un giovane affinché cresca nella saggezza e nella compassione. Una volta che l’allievo scopre gli istinti sessuali, perde interesse nella vita contemplativa e segue il suo primo amore andando a vivere con lei in città. Non riesce però ad adattarsi al mondo e finisce in prigione. Tornerà al tempio in cerca di redenzione. Primavera, estate, autunno, inverno… e ancora primavera è cinema allo stato puro, è visione e contemplazione delle cose con raro ricorso alla parola. Dietro un’apparente rappresentazione lirica delle stagioni, si cela un apologo solo in apparenza conciliatorio, rivelandosi una sconsolata considerazione sulla condizione umana. Nel modello della narrazione circolare, Kim inserisce i suoi temi prediletti e le inquietudini tipiche del suo cinema tra cui la violenza che, se non si manifesta con la solita veemenza, permea l'intero film.
Primavera, estate, autunno, inverno… E ancora primavera
regia di KIM Ki-duk
Corea del Sud, 2003, 103
drammatico
Cast:
Oh Yeong-su, Kim Ki-Duk, Kim Young-min