LA STRANA FAMIGLIA – NUOVI CLASSICI DEL K-CINEMA
Quando la Samsung non aveva ancora lanciato il suo primo smartphone, quando i BTS erano ancora bambini e quando AHN Jung-hwan segnava il goal che avrebbe eliminato l’Italia ai mondiali, il box office coreano veniva scalato dai prodotti locali a scapito dell’industria hollywoodiana. Siamo alla fine degli anni 90 e una famiglia di autori, registi e attori, con una dose di sana sfacciataggine, inizia il percorso che ha portato ai quattro leggendari Oscar di Parasite. Ed è qui che inizia LA STRANA FAMIGLIA – NUOVI CLASSICI DEL K-CINEMA, il pacchetto che raccoglie le opere che hanno riformato il cinema coreano, ora disponibile sulla piattaforma Fareastraem. Figli della repressione ideologica, questi cineasti hanno trovano la luce dei riflettori con l’aggressività tipica dei giovani, con la metafora del cinema di genere, portando in sala milioni di spettatori. Sotto la lente della “famiglia” passa tutta la società coreana, dalla crisi della famiglia all’oppressione sociale, dalla sessualità negata alla rivalsa individuale. E tutto questo tramite le avvincenti storie di sportivi, gangster, assassini, soldati: storie per il grande pubblico. Un nuovo “romanzo” popolare che col sudore e col sangue raggiunge gli onori del cinema dei Grandi. Se immaginassimo una foto di famiglia troveremmo registi come KIM Jee-woon, PARK Chan-wook, JUNG Ji-woo e IM Sang-soo in posa accanto ad interpreti dello spessore di CHOI Min-sik, JEON Do-yeon, LEE Byung-Hun, MOON So-Ri e naturalmente il “parassita” SONG Kang-ho sicuramente l’attore che ha incarnato maggiormente questa rinascita. Ecco i magnifici sette film che fanno parte di questo nuovo corso che il Far East Festival ha sempre seguito e promosso. Iniziamo col film a cui è stato scippato il titolo per la rassegna, The Quiet Family di KIM Jee-woon che vede la famiglia Kang aprire una locanda dove i clienti iniziano a morire come mosche. Una commedia nera sulle assurdità della famiglia “tipo” classificatasi terza a Udine nel 1999. Nel cast CHOI Min-sik, indimenticabile in Oldboy, che nello stesso anno è al festival con un altro titolo fondamentale Happy End di JUNG Ji-woo, un melò che si fa thriller, un morboso ballo a tre per marito, moglie (una stupefacente JEON Do-yeon premiata alla carriera al FEFF nel 2019) e amante. Nel 2001 si sono contesi il tiolo The Foul King, di KIM Jee-woon e Joint Security Area di PARK Chan-wook con il primo che si impose lasciando il futuro “Mister Vendetta” al secondo posto. Ma il vero vincitore fu SONG Kang-ho strabiliante protagonista di entrambi i film. MOON So-Ri è invece protagonista di Forever the Moment appassionato dramma sportivo ispirato allo storico secondo posto della nazionale femminile coreana di pallamano alle olimpiadi di Atene. Due invece sono i tioli del maestro IM Sang-soo, La moglie dell’avvocato, un’opera tragicomica e carnale (in cui ritroviamo MOON So-Ri) e The President’s Last Bang, una controversa commedia nera sull’assassinio nel 1979 del presidente Park, nella versione integrale e restaurata.